Lyrics
Spleen INTD (English Version)
1. As you are (Intro)
If you want, you can be whoever you want
You can be as you are
You can be whatever you want
You can be whatever you want
2. Dark (Spleen)
I feel lost, lost inside
I cut my fears into little pieces
One by one
One by one
Day by day
Time goes by
Nothing here lasts forever
Not you, not me
And I wish I could be someone else
Day by day
One by one
I cut myself into little pieces
I’m lost inside
And I feel like I’m nobody
I wish I could be someone else
And I wish I could be someone else
I wish I could be someone else
‘Cause I got no feelings
No faith
But I can’t feel pain
3. Meteora (And time goes by)
Remember when we were one
Remember how we were strong
I’m going back to the start
And time goes by
Head full of memories
I’m going back to the start
And time goes by
Time goes by
4. Anesthetics
Anesthetics and sleeping pills
Let me forget all my broken dreams
Life is really short
I don’t care about it at all
I just want to die safe and sound
Do you know what I mean?
5. Scream out your name (Noir)
Don’t be scared
Don’t run and hide
Be proud
Be more productive
I’m so glad
You’re by my side
Don’t forget to smile
Pay the taxman
Work all day long
And pray the lord at night
Scream out your name
Your needs
Slow down man, please
Scream out your name
Scream out your needs
6. Memories (Malriposa)
Among dismal memories
I’ll place your kind eyes
There’s no rest, no relief
There’s no rest
And it seems love on the surface
But what it seems then fades out
Then Fades out
Then Fades out
And with a gesture I’ll erase
Everything, every pain
I‘d just like to remember
Your kind eyes
Your kind eyes
There’s no rest, no relief
There’s no rest
Every day a day is over
7. Who am I? (Melancholia)
Who am I?
To cut you apart
To let you down
Who am I?
To sleep with ghosts
They’re in my head
And who am I?
To call you by your name
To cut you apart
Who am I?
To sleep with ghosts
To let you down
All is not lost
Nothing is lost
This is not my last goodbye
8. Loop (Outro)
Loveless, there's nothing wrong
Sleepless, there's nothing wrong
Faithless, there's nothing wrong
Shameless, there's nothing wrong
I guess I lost myself
Spleen
1. Intro
Se vuoi puoi essere ciò che vuoi
Puoi essere ciò che sei
Puoi essere ciò che puoi
Puoi essere ciò che vuoi
2. Spleen
Scivola dentro di me
Giù per le mie vene ai polsi
Il vuoto intenso
Correre in cerchio
Fine che non è mai meta
Né tempo perso
Sensi non ho, né senso
Non ho limite, non ho margine
Invisibile agli occhi
Umore che rallenta il cuore
Di un soffio incerto
Sensi non ho, né senso
Non ho limite, non ho margine
Sensi non ho, né senso
Come il niente.
Il ritornello è liberamente ispirato da "Potessi almeno costringere",
poesia di Eugenio Montale
(Mediterraneo, Ossi di seppia).
3. Malriposa
Tra i ricordi dissestati
Confinerò gli occhi belli
Mal riposa il mio dolore
Mai si cela, sottrae o muore
E sembra amore in superficie
Ma ciò che sembra poi svanisce
Poi svanisce
Poi svanisce
Tra cose infrante e cose piccole
E con un gesto cancellare
Ogni cosa, ogni sventura
Poter solo ricordare
Gli occhi belli
Gli occhi belli
Mai riposa il mio dolore
Mai si cela, sottrae o muore
Sottrae o muore
Sottrae e muore
Tra cose infrante e cose piccole
Ogni giorno un giorno muore.
4. Meteora
Hanno dato ai cani
I nostri desideri
Così ho sete e non di te
È su di noi
Meteora
Leggera disillusione
Io ho sete e non di te
È su di noi
A mani nude
Ti sfiorerò
5. Cenere
Qui distesi
Qui sospesi
E noi vicini
E noi distanti
Puoi tacere
Puoi non dire
Cos'è che muore
Cos'è che nasce
E pioverà l'inverno
Ci pioverà addosso
E resterà rumore
E resterà più niente
Occhi di neve
Sciolti nel pianto
E pioverà l'inverno
Ci pioverà addosso
E resterà rumore
E resterà più niente
E pioverà l'inverno
Ci pioverà addosso
E resterà rumore
E resterà cenere
Cenere
Cenere
6. Anestetici
Anestetici contro il nulla
Parafulmini su di noi
Mille despoti fuori moda
Ridono lo sai di noi
Abbandonati al peccato
Abbandonati al peccato
Abbandonati senza peso
Abbandonati senza fiato
7. Noir
Forse c'è da scegliere
Tra favole e tenebre
Forse c'è da perdere
Tra regole e logiche
Forse c'è da prendere
E poi nascondere
Nascondere, nascondere, nascondere
In noi, in noi, in noi
8. Era
Frena, finisce così
Di schiena
Un passo, a mai più
Era quel che ora non è
Dispera
Finisce così
In un niente la mia testa incandescente
Fa a pezzi l'eternità
Frena, finisce così
Di schiena
Un passo, a mai più
C'era quel che ora non c'è
Ma spera
Finisce così
In un niente la mia testa incandescente
Fa a pezzi l'eternità
Poi in un niente si dissolve dolcemente
Io non esisto più
Poi in un niente
La mia testa incandescente
Fa a pezzi l'eternità
Poi in un niente si dissolve dolcemente
Io non vi vedo più
Fare a pezzi l'eternità
Farei a pezzi l'eternità
9. Liquido Amniotico
Immergimi in liquido amniotico
Ripartirei da lì, da ciò che siamo stati
Mi agito e lo sai non è per gioco
E lascio che sia
Tutto scorre, tutto va via
Chiedimi se so chi sono
Ma è sublime tornare bambino
Sublime riaverti con me
Liquido amniotico è casa
E casa è un ricordo lontano
Che lascio cadere
Qua e là
Ha mura spesse di noia
Spesso l'amore finisce così
Se oggi fosse ieri
Se oggi fosse ieri
10. Io Credo
Troverai per me parole inconfondibili
Io non ne ho avute mai
Fingerai per me d'essere complice
Non lo sono stato mai
Nasconderai per me gli incubi e i fulmini
I miei mai li troverai
Io credo che ogni giorno sia l'ultimo
Io credo in quel che credo
Toccherai per me vette irraggiungibili
Dove non sono stato mai
Nasconderai per me gli incubi e i fulmini
Che noi non cercheremo mai
Io credo che ogni giorno sia unico
Io credo che il niente ha in sé tutto
Che il niente ha in sé, che il niente ha in sé tutto.
11. Melancholia
Era fiume in piena
Ero argine
Sulle rive illuse
Giorni indelebili
Giorni fragili
Sulle rive deluse
Era ovunque
Era ovunque
Ovunque era
Ovunque era
Io resto immobile
12. Vernice
Occhi neri di vernice
Di pianeti
Di galassie che si abbracciano
Occhi grandi di comete
Desideri
Di speranze che si infiammano
Dove sei
Dove eri
Occhi stanchi di paure
Delusioni
Di galassie che si scontrano
Dove eri
Dove sei
13. Outro
(Instrumental)
Aut-Aut
1. Déjà vu
Tornando a casa mi sono perso tra facce vuote, senza posa e senza aspetto. Ma Cristo Santo, ho male al petto, le mani vuote, vuoto il gusto, vuoto il senso. E non voglio più mai più vedere sacchi di sabbia senza pace alla finestra. È un déjà vu lungo un giorno, le tasche vuote, niente pane tra i miei denti. Tornando a casa, l'anima in spalle, senza gioia né dolore. E poi miliardi di persone in lager densi digitali. In densi lager digitali. Cadendo a pezzi in densi lager digitali. Come insetti senza ali in densi lager digitali.
2. Viola (Promenade)
Viola è un pensiero intravisto
tra cumuli di cose in ombra.
Viola in un giorno qualunque,
leggera mi tiene la mano.
E si fa salvifica
come su tela di Chagall,
mentre intorno cadono
tinte apocalittiche.
Odio che trova la via,
fosforo bianco che incendia.
E si fa catastrofe.
E si fa orribile.
Brucia e consuma
carne intrisa d’anima.
Terra che trema e che ingoia
sassi, macerie e fortuna.
Eclissi di sole improvvisa,
segue la notte più buia.
Viola era lì
e lì non c’è.
Sia tenebra!
Sia tenebra!
Tenebra fitta che schiaccia
anime in fuga, già in pena.
Chi anima il niente?
Chi anima il niente?
Viola è qui fra le mie braccia.
3. Aria
Nel ventre già arido dei secoli,
non vedo che pozzanghere nostalgiche.
Aria.
Chi aspetta già il giorno dei miracoli,
riempirà le ore con sonniferi.
Aria.
4. Senza fine
Privati ormai di tutti i sensi,
ogni istante fugge chissà dove
a rincorrere nudo se stesso,
a far terra bruciata ovunque.
Sotto i nostri piedi enormi,
ogni istante fugge chissà dove.
Sotto i nostri piedi enormi.
Sotto i nostri piedi enormi.
Mi piacerebbe portarti via
in uno tra i tanti
giorni buoni che hai con te
che hai per me.
In un mondo senza gloria alcuna,
più niente da desiderare.
Morti di fame,
morti di noia.
Morti di fame,
morti di noia.
Mi piacerebbe portarti via
in uno tra i tanti
giorni buoni che hai con te
che hai per me.
Corro ma non mi muovo.
5. Intro (Dolce fine)
6. Inverosimile
Mi sveglierai con pose ingenue e immobili
mi scruterai con occhi fissi e rigidi
ascolterò parole inverosimili
mi aspetterai
mi scruterai con occhi fissi e vitrei
mi scuoterai con gesti lenti e limpidi
ascolterò parole inverosimili
mi aspetterai
mi cercherai
mi troverai spento
mi salverai (dolce fine)
mi troverai spero
mi salverai (dolce fine)
e asciugherai gli occhi spenti e umidi
e scuoterai con gesti lenti e soffici
ascolterò parole inverosimili
mi aspetterai
mi cercherai
mi troverai spento
mi salverai (dolce fine)
mi troverai spero
mi salverai (dolce fine)
Soffoca.
7. Inverno
Vogliamo più di un mondo grigio inverno.
Svegliatevi, il sogno finirà.
Noi siamo qui.
Vogliamo più di facce tutte uguali.
Ridateci i nostri anni andati.
Noi siamo qui.
Noi siamo qui.
8. Khaled Saeed
Abbiamo mani per non toccare.
Abbiamo occhi per non guardare
cos'è reale.
Abbiamo gambe per stare fermi.
e grandi labbra per non parlare,
così soavi.
Io so che andrò in pasto ai lupi
ma schiuderò le labbra enormi:
parole nuove.
Idee senza dimora
vagano in libertà
lingue di fuoco stasera
da Tahrir a Teheran e Damasco.
Copri il mio volto se cado
danza riti voodoo
sfinge di fuoco stasera
a Tahrir muore il silenzio.
Sembri sterile
con gli occhi chiusi.
e danza riti voodoo...
...danza riti voodoo.
Siamo tutti Khaled Said.
9. Ketamina
Viso di plastica / induce il panico / veste normalità / mi viene il vomito
Si agita per poco / si agita per gioco / ketamina in dose consapevole
donerà la pace / anestetico estetico / illogico
Uomo invisibile / giù nel baratro / incastra banalità / mi viene il vomito
Si agita per poco / si agita per gioco / ketamina in dose / ingannevole
donerà la pace / anestetico estetico / illogico
Crepa
Si agita per poco / si agita per gioco / logico / l'illogico
Si agita per poco / si agita per gioco / logico / l'illogico
10. Terminazioni nervose
Terminazioni nervose come plotoni d'esecuzione.
La paura è il gioco con cui ci costringono a casa.
Potrei anche andare lontano, ma tornerei presto da te,
fra le tue braccia, in quella casa con poche stanze.
E mi mancherai amore, o forse mi manchi già.
Terminazioni nervose, puntano e sparano:
l'esecuzione di mille pensieri rivoltosi.
E mi manchi amore, o forse mi mancherai.
Terminazioni nervose come proiettili in fuga,
arriverei presto stasera, ti prego, tu aspettami.
E mi parlerai amore e in pace ti ascolterò.
E mi incanterai amore e dolce ti osserverò.
Perché mi manchi amore, spero che ti mancherò.
E mi manchi amore, per sempre mi mancherai.
11. Aut-Aut
Era atomica.
Era nevrotica.
Povera etica
trema d'estetica.
Esistere
Resistere
è un po' come
Desistere
Terra xenofoba crolla sotto i piedi.
E tu contro il muro.
Contro il muro.
Contro il muro non pregare.
Contro il muro non tremare.
Collera in formula
didascalica
aut-aut.
aut-aut.
Sciame di insetti in tenuta antisommossa.
La pietra si scaglia se Dio lo comanda.
12. Mare libico
E si fa penombra sull’umanità
come manto steso all’aria torbida.
Andremo via domani a notte fonda.
Cupo e profondo il mare come gli incubi
che ho, che ho con me.
Sarà che è buio pesto e ancora piove.
Sarà che l’acqua culla e poi travalica.
Scivolo giù in fondo, l’acqua è gelida.
Come è profondo il mare più degli incubi.
che ho, che ho con me.
Studiando il Modello Terrestre
.Aprile.
Questo è un carcere mia gioia,
questo muro che sazia la fame.
L'inquietudine ci assale
ruba spazio ai sogni,
ci sei?
Hey voi,
al sicuro da ogni dolore.
Questo carcere è per voi
che sputate alla vita.
E strilla il mare che forse nevica
la sua spuma d'aprile
e intanto io annego, intanto io annego.
Uso la cera per coprire
la mia pelle infantile
e intanto io nego, intanto io nego.
Dillo al tuo Dio che non c'è più
disteso nel fango
le mani sul volto, le mani il volto.
Uso la cera per non sentire
quello che ha da dire
la fede è una falce,
TACETE, HO LA FALCE!
.L'impero.
Crolla l'impero,
nel vuoto che è vuoto davvero.
E tu stupida stupida stupida,
l'uomo-vipera impera impera...
e sanguina il corpo.
Crolla l'impero,
era e non è più davvero.
Attenti! Rotola rotola rotola...
E tu vomita, vomita vomita il veleno
e sanguina il corpo
e sanguina...
Che orrore!
Miliardi di corpi finiti.
Che orrore!
Che avete da dire?
Che orrore!
E sanguina il corpo
e sanguina...
e sanguina il corpo.
.Giù in cortile.
Chi parlò della vita
dimenticò la sua fine
ma l'anima non è roccia.
Giù in cortile.
Chi parlò dell'estate
dimenticò la sua fine,
la sua fine.
Giù in cortile.
.Disordine.
Inganno Verità
con fumi tersi,
squarci sulla pelle.
Eroe deforme,
ti fingi novità,
so cosa sei:
disordine
annega dentro.
Disordine,
dentro.
Umori in cenere,
rumori e quiete,
siepi che ho reciso.
Distanti e spente,
arrese e perse
le nostre sere estive.
Disordine
annega dentro.
Disordine,
dentro.
.Il Modello Terrestre.
Se le stelle sono tante ne voglio una,
se le stelle sono tante voglio la mia.
Tu resta qui un istante ancora un po'
così che possa darle anche una scia.
Scivola, scivola la fantasia
o è solo un ricordo di anni fa.
Oddio come galoppa la pazzia,
che intero questo corpo lei avrà.
E se le stelle sono infarti ci vuole un cuore,
così che sappia darle un po' d'amore
ma l'amore cambia posa e dà la schiena
come un sogno che si spera e mai si avvera.
Scivola, scivola la vita intera
vorrei che mi bastasse solo un po',
con niente da perdere
che eterno questo corpo mai avrò.
Cristo col Demonio sulla luna,
è che tu sapresti amarmi anche sulla luna,
ché non è soltanto peso o gravità
ma questo il tuo Signore non lo sa.
Allora Cristo col Demonio via dalla luna,
da questo covo di briganti giù nel cuore,
dell'Uomo maledico la stupidità
che intero questo corpo mai avrà.
.Distanze.
La strada ci porta dove volevi tu?
Le vedi distanti le case e ciò che fu?
La stessa distanza che ho dal mio cuore
che ancora non voglio coprire.
Tu parla, racconta le cose taciute
che già sento rinascere nuova la vita.
La guerra è finita
ma il sangue è negli occhi.
Dimentica pure il mio nome.
Che la guerra è la fine
vestita di seta,
la pace recisa dagli occhi.
Tu parla, raccogli le cose in disuso
che c'è un giro di vite là fuori.
Riempi per me questa goccia di vita
che porti lontano, che porti altra vita.
Riempi per me questa goccia di vita
che voglia che porti lontano da qui...
.Pornoteca.
Tu vuoi che io ritorni mia bella
immagine nitida come questa vita scema,
come la mediocrità.
Il fumo si alzò sottile dal disordine in cui ci riparammo,
luce che il buio tocca e in sé divora.
È gioia cara il tuo silenzio mia bella,
è gioia cara davvero.
Non resta che questo mondo viziato,
chiuso in questa stanza.
Vale la pena una vita intera?
Che te ne fai dei tuoi fottuti anni?
Non vede giacca pulita e mano sporca
chi vende il cuore, la testa e finanche la memoria.
Vale la pena una vita intera?
Gendarmi, anche i gendarmi si commuovono.
.Il Buio.
Un solo istante,
poi le mie mani
come lame
su di te.
Fredde, avide
ma non ci sei più,
non ci sei più.
In un lampo,
il buio.
Un solo inutile istante
poi colpirò forte.
E le sento tese
esitare le mie mani
o non ci sei più,
non ci sei più,
è un lampo
il buio.
Un solo inutile istante
poi colpirò forte ora.
.Il Vanto.
Rotola!
E se polvere,
mi vanterò
di averti soffice.
Striscerò
da qui all'eternità
e tu con me,
da qui all'eternità.
Sollievo lieve-irreale
perdersi così,
nel nulla che piano avanza,
che ci fagocita.
Io che non ho difese,
osservo in dignità.
Dimmi che cosa vedi
di ineluttabile.
Da qui...
Resto così a pensare
al suono dei tuoi no,
al vuoto in cui vagheggi
ed in cui precipito.
Da qui all'eternità...
Può il penoso sollievo che ho
rendermi salvo,
sano, vivo?
Può il pietoso ricordo che ho
rendermi salvo,
sano, vivo?
Seta ha sete,
si crede preziosa
oh povera illusa.
Vera mi odia,
l'ho colpita alle spalle
con qualche pretesa.
E penso al mio corpo,
mi pare impossibile
coprirlo col fango,
coprirlo con terra.
Non credo alle fate,
bruciatele al rogo ORA.
.Lembi di pelle.
Poi la fine,
il tempo lacera
lembi di pelle.
Muto scivola
sugli anni in fiamme
e il fuoco brucia.
.I tuoi pianeti.
E si trasforma
in un dubbio scenico,
i tuoi pianeti
o la mia identità?
Lentamente muore
la tua immagine,
ogni tuo colore,
la tua realtà,
poi niente...
poi...
Ti entro dentro,
divento ciò che vuoi.
Lo sguardo perso
fra ombre livide.
Lentamente rivive
la tua immagine,
ogni tuo colore,
la tua realtà,
poi niente...
poi niente...
In caduta libera
fra corpi e gravità
io mi lanciai,
ma niente resta,
più niente conta.
Comete al suolo,
semi di carta
logora.
Il tempo vomita
la sua verità,
e sputa luce
sui tuoi pianeti...
e su di me.